Antonio di Palma - 1989
Un’onda blu che idealmente lega la montagna al mare, un guizzo di energia in mezzo alla natura selvaggia.
L’opera che si esaurisce in poche linee essenziali e si inserisce nella natura contemplandola è un manto azzurro che sale e poi scende dolcemente e che nella sua essenzialità sembra un movimento vibrante per uno schizzo di luce cosmica.
La scultura non è monumentale nel senso della verticalità, ha piuttosto un rapporto orizzontale e sinuoso di contatto con la natura.
Una grande onda di cemento blu come gonfiata dal vento, un segno d’acqua solidificato sulla montagna, come quell’orizzonte di mare che si vede in lontananza e la sua materializzazione fisica sul posto, che sospende ogni domanda nell’incantamento.